Autori: Verónica López, Ángela Santoro
Testo originale: TIC y Educacion: Enseñar sin barreras
Traduzione a cura di: Angela Santoro
Sono passati due mesi da quando il Governo in Cile ha annunciato la sospensione delle lezioni presenziali, decisione volta a contenere la propagazione del coronavirus. In questi mesi per poter sostenere l’apprendimento virtuale, il Ministero di Educazione ha implementato delle azioni volte all’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e della comunicazione (TIC).
Nonostante queste azioni, non si sta lavorando realmente verso un’educazione inclusiva, il processo che dovrebbe garantire l’opportunità a tutti gli studenti di imparare, crescere e partecipare alle varie attività proposte dalla scuola. Stanno rimanendo indietro molti settori della popolazione, soprattutto quelli più vulnerabili e fra questi anche tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Nel mezzo della crisi sanitaria, l’educazione a distanza è diventata l’alternativa principale alle lezioni presenziali e ha messo in evidenza un grande divario a livello digitale. Secondo i dati ufficiali, il 40% degli studenti delle scuole pubbliche non ha accesso a internet. Da qui, la grande sfida dell’inclusione digitale, il processo che dovrebbe garantire l’accesso alla tecnologia di tutte le persone, considerando anche la capacità delle stesse persone di saper usare adeguatamente i vari strumenti e applicazioni di tipo tecnologico.
Bisogna, però ricordare che nel percorrere un cammino verso l’inclusione digitale, non dobbiamo dimenticare i materiali didattici elaborati giornalmente in questo nuovo scenario.
Nel nuovo contesto della pandemia, bisogna chiedersi: che tipo di proposte e strumenti pedagogici sta proponendo il Programma di integrazione Scolastica per poter sostenere e lavorare con quegli studenti che dovuto a varie difficoltà non riescono ad avere accesso ai materiali proposti? I programmi educativi e i materiali per la classe stanno davvero considerando i bisogni educativi di tutti gli alunni? Questi materiali permettono al bambino con difficoltà uditive, visive di poter seguire una lezione?
Un altro punto, i professori vengono formati per poter usare computer e preparare materiale adeguato o si stanno riproponendo materiali che venivano usati in aula.
Le tecnologie informatiche e della comunicazione sono strumenti che potrebbero complementare, arricchire e trasformare l’educazione. Hanno come caratteristica quella di ridurre le differenze nell’apprendimento, migliorare la qualità della didattica e rafforzare l’integrazione. Queste tecnologie, per i bambini con Bisogni Educativi Speciali, potrebbero rappresentare un grande aiuto, dal momento che permettono di poter superare e compensare limiti che sono associati ad alcune condizioni specifiche, come le difficoltà dal punto di vista cognitivo, sensoriale o motrice. Oggigiorno, potremmo approfittare di tutti i vantaggi che provengono dall’usare le TIC ed usarle in modo che tutti i contenuti accademici possano essere presentati considerando uno scenario di apprendimento diverso e che possa finalmente considerare i vari stili di apprendimento e tipi di intelligenze dei nostri alunni.
Questa crisi, ci mostra delle tensioni in ambito scolastico e non solo, evidenzia l’esclusione simultanea di vari attori della società, ma allo stesso tempo sta aprendo uno spazio per poter parlare finalmente, di inclusione educativa, un diritto che che per poter espletarsi richiede un cambiamento a livello culturale e una trasformazione delle scuole e della società. L’esperienza insegna che la didattica online potrebbe essere un ‘opportunità per lasciarci alle spalle vecchi materiali pre-confezionati e del tutto isolati dal contesto, ma soprattutto potremmo approfittare di cominciare ad insegnare ed educare senza barriere.
Dra. Verónica López - Directora del Centro de Investigación para la Educación Inclusiva (Direttrice del Centro di Ricerca per l’inclusione Educativa)
Ángela Santoro- Psicologa e Responsabile del Dipartimento di Inclusione Educativa
Pubblicato il 08/06/2020 alle ore 15:01
Nessun commento presente.
La Fisig, di cui da quest’anno la dott.ssa Claudia Montanari è Presidente, sta avviando una ricerca triennale che coinvolge tutte le Scuole di Psicoterapia ad essa afferenti. Scopri come partecipare.
A partire dal 7 dicembre verranno formate le graduatorie di chi nei precedenti mesi ha inviato la domanda per la richiesta del bonus . Dal giorno successivo i beneficiari potranno prenotarsi per usufruire del contributo per le spese di psicoterapia.
I professionisti, psicologi e psicoterapeuti, di ASPIC PSICOLOGIA si sono riuniti per offrire un ciclo di seminari teorico-esperienziali su tematiche e ambiti di intervento inerenti la nostra professione. Scopri come partecipare.
Aspic Psicologia © Associazione Aspic Psicologia Responsabile: Florinda Barbuto. - Partita IVA 97873710582. Privacy Policy e cookie.
Made with oZone iQ